Territorio
L’Astigiano è una terra unica ricca di storia e di passione per il vino.
Rappresentato sovente come un grappolo d’uva per la sua configurazione geografica che, in effetti, richiama tale immagine, è proprio dalla vite e dall’uva che trae la sua principale fonte di reddito e la sua indiscussa preminenza nell’enologia nazionale.
La zona di produzione dell’Asti docg comprende un territorio di 52 comuni. Asti è lo spumante aromatico per definizione e viene prodotto con una tecnica inventata in Piemonte (metodo Martinotti) che permette al vino di conservare il caratteristico aroma varietale dell’uva Moscato.
La provincia di Asti, la più piccola del Piemonte, è un susseguirsi di colli, valli, vigneti e boschi tra i quali sono immersi caratteristici paesi e castelli: un ambiente che denota lo spirito operoso e caparbio della sua gente. Nel cuore di questo territorio c’è la città di Asti con la sua storia millenaria e il centro cittadino a misura d’uomo. L’Astigiano e il Monferrato Astigiano sono terre generose da vino e non assomigliano a nessun’altra regione viticola per la sua peculiarità del terreno marnoso-gessoso, con colore quasi bianco fra i più indicati per le varietà Barbera e Grignolino e per i vitigni aromatici quali il Moscato e il Brachetto.
Altissimo è il numero di ristoranti ispirati ad una cucina di territorio, più o meno tradizionale: alcuni di rinomanza internazionale, altri seguono stili di semplice trattoria. La cucina del Monferrato Astigiano offre spunti stagionali, legati soprattutto agli ortaggi e al tartufo (da metà settembre a fine dicembre).
I piatti più tipici sono: tra gli antipasti, la carne cruda battuta a coltello, piccole frittate varie (di patate, di cipolle, di erbe verdi) il tonno di coniglio, le acciughe al verde, il cotechino, il carpione (zucchine, uova, bistecchine), vitello tonnato.
I principali primi piatti sono: agnolotti, tagliolini, risotti vari e soprattutto al vino Barbera, zuppa di fagioli, lasagne, risi e minestre varie di verdure, bagna cauda, fonduta, la finanziera, fritto misto di frattaglie.
Tra i secondi piatti: oltre al bollito, arrosti vari di vitellone, coda di bue, merluzzo fritto o in umido, rane fritte, lumache, trippa in umido, batsuà (zampini di porco) funghi fritti o trifolati, uova la tegamino col tartufo.
I dolci tipici sono: lo zabaione al vino, il bunet, la panna cotta e dolci secchi.